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Una notte per la vita calano le vittime della strada - da AIFVS onlus il 30/04/2007 * 17:35 Una notte per la vita calano le vittime della strada Sono tanti i ragazzi che questa notte in diverse citta' italiane hanno scelto di lasciare l'auto a casa per andare in discoteca. E i risultati si sono visti: nel fine settimana c'e' stato un numero di morti piu' basso rispetto ai precedenti week-end. In Lombardia, Emilia-Romagna e Marche, dove piu' intense sono state le iniziative di 'Una notte per la vita', non ci sono stati morti. Quattro morti tra Sicilia e Campania mentre in tutto il Nord gli incidenti mortali sono stati un paio. Stampa Nazionale (ANSA) - ROMA, 29 APR - Sono tanti i ragazzi che questa notte in diverse citta' italiane hanno scelto di lasciare l'auto a casa per andare in discoteca. E i risultati si sono visti: nel fine settimana c'e' stato un numero di morti piu' basso rispetto ai precedenti week-end. In Lombardia, Emilia-Romagna e Marche, dove piu' intense sono state le iniziative di 'Una notte per la vita', non ci sono stati morti. Quattro morti tra Sicilia e Campania mentre in tutto il Nord gli incidenti mortali sono stati un paio. (ANSA) In disco senz'auto: calano i morti
Le vittime nel weekend sono state sei: due nella notte tra venerdì e sabato, altre quattro tra sabato e domenica. "Avremmo preferito una mortalita zero - prosegue Giovanardi - ma le cifre sono confortanti". Anche i giocatori della serie A sono scesi in campo con uno striscione dell'Aci contro gli incidenti. Il manifesto, inoltre, invitava a sottoscrivere sul sito www.aci.it la petizione indetta dall'Aci e dalla Fia (Federazione internazionale dell'automobile) per impegnare il G8 e il governo italiano ad adottare provvedimenti concreti per la sicurezza stradale. Secondo i risultati di un'indagine dell'Aci svolto tra il "popolo delle discoteche", comunque, resta il grave fatto che sono troppi i giovani al volante senza conoscere le regole elementari della sicurezza. Stando al sondaggio, quasi il 90% dei giovani intervistati non ha consapevolezza degli spazi di frenata: il 36,5% è convinto che arrestare la corsa di un veicolo che procede a 130 chilometri orari siano sufficienti 50 metri, mentre quasi la metà del campione pensa di cavarsela in 100 metri, quando ne servono il doppio. E ancora, ben pochi sono i giovanissimi che sanno quale velocità è sufficiente per rendere mortale uno scontro frontale: solo il 48% ha risposto correttamente (50 chilometri orari), mentre il 23% la colloca addirittura a 150 chilometri orari. La maggioranza dei ragazzi non usa le cinture nei percorsi cittadini e, anche chi le allaccia, ne sopravvaluta l'effetto: 77% del campione è convinto che salvino la vita nel 30 % delle situazioni di pericolo, mentre i dati statistici danno una percentuale del 20%. Social
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