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IL MATTINO (CASERTA)

Il comandante della Polstrada Michele Pascarella: c’è un’emergenza, servono anche pene più severe

ANDREA FERRARO «Qualche autovelox in meno e più etilometri». Così il comandante provinciale della polizia stradale, Michele Pascarella, dopo le ultime tragedie della strada. Più che un suggerimento sembra una provocazione, quasi a sottolineare pecche nelle politiche dei controlli. «La mia considerazione parte da un dato preciso, in linea con il trend nazionale. In provincia il trenta per cento degli incidenti mortali vede coinvolti conducenti o vittime, in caso di investimenti, che poi risultano aver assunto stupefacenti o avere un tasso alcolemico superiore al limite. Non avendo rilevato gli incidenti di Valle di Maddaloni e Santa Maria, perché impegnati in un incidente ad Aversa, dove abbiamo ritirato una patente per guida in stato di ebbrezza, non conosco le cause ma questo pesantissimo bilancio di vittime deve farci riflettere per evitare altre tragedie». Ma non è anche un problema di controlli? «Siamo di fronte a un’emergenza che anche in questa provincia va attenzionata: l’aumento di persone che fanno uso di droghe o che guidano in stato di ebbrezza. Non è un caso che negli ultimi tre weekend abbiamo intensificato i controlli utilizzando gli etilometri. Presto avremo anche gli stick per verificare l’assunzione di stupefacenti. Due settimane fa abbiamo ritirato nove patenti e probabilmente evitato altri incidenti. Ma paghiamo pure lo scotto di avere corpi di polizia locale sotto organico. C’è bisogno anche di loro. Con i carabinieri rileviamo più incidenti rispetto a quanto non avvenga in media a livello nazionale». Anche il corpo della polizia stradale, però, è sotto organico. Avete richiesto rinforzi? «Sì, il Ministero dell’Interno ha già attenzionato il problema. Entro la fine dell’anno il nostro organico dovrebbe essere incrementato di una ventina di unità, che si aggiungeranno alle 134 in forza tra comando provinciale, distaccamenti e sezione autostradale». La vostra attività è condizionata da problemi di natura economica lamentati da altri corpi? «Francamente no». Come va affrontato il problema? «Più controlli e personale in strada, da parte di tutti i corpi di polizia, più etilometri, interventi per mettere in sicurezza le strade e un sistema normativo diverso». In che senso? «Servono pene e sanzioni più severe. Il caso di Paris Hilton dovrebbe insegnare qualcosa. È andata in carcere perché guidava pur essendole stata sospesa la patente. In Italia, invece, ci sono persone che provocano incidenti mortali e non fanno neppure un giorno di carcere. Poi è stata prevista la confisca dei ciclomotori per chi è sorpreso senza casco ma non quella dell’auto per chi viaggia in stato di ebbrezza». Suggerirebbe qualche iniziativa? «Una è in fase di studio con la Provincia, ovvero valutare la possibilità di dotare dell’etilometro tutti i corpi di polizia locale. A quanto mi risulta è in dotazione solo al comando di Caserta». Tornando alla sicurezza delle strade, quali arterie hanno bisogno di interventi in provincia? «Le solite. In primis la Domiziana, in particolare nel tratto Castelvolturno-ponte del Garigliano. Poi l’Appia, la Casilina e la Telesina. Per la 265 proporrei di separare le corsie con new jersey dai Ponti della Valle fino all’innesto con la variante Maddaloni-Capua».

 

REPUBBLICA.IT

Il governo sta mettendo a punto una legge che potrebbe essere presto ripresa da altri paesi. Divieti più rigidi di vendita e multe salatissimeSicurezza stradale e alcol
L'Austria sceglie la linea dura


(6 giugno 2007) - Per contrastare il diffuso fenomeno di abuso di alcol fra i giovani, il governo austriaco sta mettendo a punto una nuova legge che prevede un inasprimento del divieto di vendita di bevande alcoliche agli adolescenti, compresi i supermercati e i negozi presso le pompe di benzina.

Secondo quanto annunciato oggi dal ministro dell'economia Martin Bartenstein "le multe in caso di contravvenzione saranno aumentate". La nuova legge prevede una multa minima di 180 euro a chi vende alcol a giovani sotto i 16 anni (o 18 a seconda dei Laender). L'età minima per il consumo di superalcolici varia infatti in Austria da regione a regione dai 16 ai 18 anni.

Il divieto di vendita di alcol ai giovani, che riguardava finora solo il settore della ristorazione, sarà esteso in futuro pertanto anche a tutti i negozi, compresi supermercati e benzinai. Inoltre sarà introdotto l'obbligo per i commercianti e i commessi di controllare l'età di clienti giovani richiedendo un documento di identità. Di recente i casi di giovani ricoverati per eccesso di alcol si sono susseguiti con anche casi sospetti di decessi.

"Quattro austriaci su cinque sono in favore di provvedimenti contro l'abuso di alcol", ha detto il ministro. La nuova legge dovrebbe entrare in vigore entro l'autunno.


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