L'eccesso di bevande alcoliche da parte di chi si mette al volante continua a provocare un numero sempre maggiore di incidenti stradali. Le cronache degli ultimi giorni riportano infatti una preoccupante escalation di questo triste fenomeno che sta assumendo proporzioni più che allarmanti.
"L'alcol è la causa di oltre il 35 per cento degli incidenti stradali che si verificano in Italia e purtroppo i dati indicano anche che tra i giovani di età compresa tra i 14 e i 18 anni, l'abitudine a bere fuori dai pasti è raddoppiata negli ultimi anni". E' quanto ha dichiarato Carmelo Lentino, portavoce di BastaUnAttimo, la campagna nazionale sulla sicurezza stradale e contro le stragi del sabato sera dopo gli ennesimi incidenti causati dalla guida in stato di ebbrezza.
"Alcune ricerche - prosegue Lentino - indicano che un ragazzo su cinque ha dichiarato senza problemi di aver guidato da ubriaco. Il dato ancora più preoccupante è che il 40% dei giovani, spesso si dicono indifferenti al problema. Sono questi gli indici da cui dobbiamo iniziare per una diffusione di cultura più sana e più legale della vita. L'ennesima morte avvenuta a Torino a causa di un uomo che guidava in stato di ebbrezza - ha aggiunto Lentino - è solo l'ultima di una serie di vittime che ad oggi non accennano a diminuire".
Le campagne di sensibilizzazione, la decurtazione dei punti della patente, l'inasprimento delle pene con lo "spauracchio" della galera per chi viene sorpreso alla guida ubriaco non sembrano produrre gli effetti desiderati e gli apparati elettronici che inibiscono l'avviamento dell'auto, se rilevano un tasso alcolico del guidatore fuori norma, sono ancora troppo lontani dal trovare un'applicazione concreta in Italia. Così si continua a morire sulle nostre strade a causa di persone irresponsabili che, in quelle condizioni, non dovrebbero circolare nemmeno a piedi.
Le proteste si levano da più punti e sempre in merito all'incidente mortale di Torino, causato da un ubriaco che guidava in stato di ebbrezza e senza patente, Luigi Camilloni, presidente dell'Osservatorio Sociale, ha sbottato: "Basta con queste stragi sulle strade causate da ubriachi al volante che ci fa vergognare di vivere in questo Paese. Si abbia il coraggio 'virile' di porre fine a queste stragi potenziando i controlli sulle strade ma soprattutto ci sia fermezza nel condannare simili episodi che stanno mietendo vittime in tutta Italia". E il coro delle proteste potrebbe continuare all'infinito ma le condanne, da sole, non servono a niente, occorre fare qualcosa di concreto, e subito.
(26 marzo 2008)