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( Psicologia e Sicurezza Stradale) - da carla il 09/04/2008 * 15:48 Da Kataweb MOTORI ( 8 Aprile 2008) Si sono svolte a Bari due giornate di studiosul tema "Psicologia e sicurezza stradale" Gli psicologi in campo per la lotta agli incidenti stradali La lotta gli incidenti stradali passa anche attraverso l'Ordine degli Psicologi della Puglia che ha voluto dedicare due giornate di studio a Bari sul tema "Psicologia e sicurezza stradale". D'altronde le statistiche sono sempre più simili a bollettini di guerra con un bilancio in termini di vite umane che ha superato il milione di morti annualmente nel mondo. Di queste almeno ottomila vittime all'anno sono italiane (+ 0,4%), mentre in Europa diminuiscono di circa il 3%. Spesso le cause degli incidenti sono da ricondurre alla guida sotto il condizionamento di alcol o di sostanze psicotrope, mancato rispetto del codice della strada, utilizzo di apparecchiature elettroniche durante la guida, eccesso di velocità e molte altre cause compongono lo spaventoso elenco di fonti di incidenti stradali. A condurre quindi la due giorni sulla sicurezza stradale e sugli aspetti psicologici dei conducenti d'auto è stato Max Dorfer, psicologo, vicepresidente della Società Italiana di Psicologia della Sicurezza Viaria, e autore di numerose pubblicazione nell'ambito della psicologia del traffico. Un incontro di formazione è stato poi organizzato dopo la firma del protocollo d'intesa stipulato tra la Confederazione Titolari Autoscuole Agenzie d'Italia, il Consorzio Nazionale Guida Difensiva e l'Ordine Nazionale degli Psicologi, che prevede tra gli studi degli istruttori di guida anche la presenza dell'aspetto psicologico (10 ore su 150). Un protocollo che apre interessanti prospettive di collaborazione tra le scuole guida e gli psicologi per l'organizzazione di corsi di formazione rivolti agli addetti delle strutture operative di sicurezza stradale e delle agenzie educative, con progetti mirati alla riabilitazione psicologica alla guida. Da questa collaborazione infatti potrà nascere una proposta di legge per la modifica dell'attuale Codice della Strada, visto che l'Italia è l'unico paese europeo a non prevedere nella preparazione alla guida la valutazione psicologica del candidato alla patente. L'anomalia è stata sottolineata da Giuseppe Luigi Palma, presidente regionale e nazionale del Consiglio dell'Ordine degli Psicologi: "In Italia lo spazio e l'importanza all'aspetto psicologico di chi guida è assolutamente sottostimato rispetto alla mera conoscenza tecnica del mezzo o alla conoscenza approssimata del codice della strada. Lo psicologo interviene nella scuola guida per meglio coadiuvare l'educazione stradale, perché non basta saper guidare, bisogna anche usare il cervello in modo sano quando con il nostro comportamento possiamo causare danni a cose o persone". Infine, Giovan Battista Tiengo, psicologo e psicoterapeuta esperto del settore, ha evidenziato l'aumento della mortalità sulle strade: tra il 1953 ed il 2005, si sono registrati 2,9 milioni di morti e 87,3 milioni di feriti, con un andamento sempre in crescita in proporzione al parco veicoli, al volume di traffico e all'accesso alla guida. Anche se l'introduzione della patente a punti ha ridotto gli incidenti per un paio d'anni, le recenti statistiche non promettono nulla di buono, come rilevato ache dal Centro di monitoraggio per la sicurezza istituito dalla regione Puglia nel 2004. (m. r.) (8 aprile 2008) Social
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