COMUNICATO STAMPA dell'Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada
DANNO ESISTENZIALE
Le Vittime della Strada attendono la pronuncia della Corte di Cassazione
Sit-in il 24 giugno dinanzi al Palazzo di Giustizia a Roma
Le Vittime della strada ed i familiari, domani 24 giugno, attenderanno con grande apprensione la pronuncia della Corte di Cassazione che, riunita a Sezioni Unite, affrontera’ il ricorso intentato dalla famiglia Greco per il riconoscimento del danno esistenziale.
L’Aifvs ha organizzato per domani, alle ore 9.00, un sit-in in Piazza Cavour davanti al Palazzo di Giustizia per esprimere solidarieta’ alla famiglia Greco e a tutte le vittime che, non vedendosi riconosciuto il danno esistenziale e da morte con risarcimento integrale e sostitutivo del valore umano perduto, continuano a constatare come la sottovalutazione del reato e del danno permetta di favorire chi delinque e chi, come le assicurazioni e i poteri forti imprenditoriali e finanziari, specula sulle loro tragedie traendo immorali utili e profitti.
Le vittime ed i familiari, per apportare un contributo nell’individuare le soluzioni atte ad evitare il perpetrarsi d’immorali profitti a danno di vittime di reato, hanno riunito in convegno, lo scorso 17 giugno a Palazzo Marini, gli specialisti del settore medico, giuridico e psicologico. Si e’ discusso dei metodi di valutazione e di accertamento del danno alla persona ed alla personalità, e delle tecniche adeguate a tradurre in denaro le conseguenze pregiudizievoli del danno, per una effettiva tutela dei diritti umani.
L’AIPG ha individuato un metodo scientifico per l’accertamento, valutazione e quantificazione del danno esistenziale.
Le vittime ed i familiari, nel mettere a disposizione dei Giudici e del Legislatore i risultati del convegno, in attesa delle decisioni della Suprema Corte, resteranno riuniti in un sit-in domani 24 giugno dinanzi al Palazzo di Giustizia piazza Cavour, dalle ore 9, fiduciosi che le Sezioni Unite, nella loro autonomia di giudizio, opereranno a salvaguardia della dignità della persona umana nell’affermare l’autonomia del risarcimento del danno esistenziale.