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Mesola. Erano circa in cento ieri mattinata a Mesola per gridare “Sos Romea”, dove l’acronimo, coniato dal Comitato Paglierini e dall’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada, significa “subito occorre sicurezza”. Dietro questo slogan a partire dalle 10, presso l’area del Bar Ristorante “Cohiba” sulla statale 309, al civico, 191, all’altezza di Mesola, si è svolta la manifestazione per dire basta alla continua strage sull’arteria “più insanguinata” d’Italia.
Secondo i numeri elencati dalle associazioni, nella sola provincia di Ferrara dal 2003 al 25 agosto 2008 sono stati 39 i decessi (di cui 9 nel solo 2008). La manifestazione vuole avere anche un effetto a lunga scadenza: quello di aprire “un tavolo permanente di confronto e sollecitazione verso le istituzioni nazionali, per la soluzione dei problemi viari che vedono proprio il territorio ferrarese come unico penalizzato, trascurato e mortificato ormai da decenni, e in considerazione della ulteriore esplosione di traffico che dall‘Est Europa si riverserà sulla Romea dopo il completamento del passante di Mestre”.
Questo il senso del documento messo a punto al termine dell’iniziativa e che verrà consegnato all'Anas con la richiesta di “rendere più sicura la statale Romea, e ottenere quella manutenzione necessaria da ormai troppo tempo".
“Di fronte alla drammatica recrudescenza di incidenti mortali sulla Romea – spiega il comitato -, in particolare nella tratta ferrarese, vogliamo sensibilizzare e responsabilizzare sul problema pubbliche istituzioni ed enti competenti nazionali”.
Una dichiarazione che suona quasi come un ultimatum: “se entro breve non ci saranno risposte dall’Anas, entro un mese e mezzo si passerà all'occupazione fisica dell'arteria statale".
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