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UBRIACO, FATTO di cocaina, - da redazione AIFVS il 02/11/2008 * 20:25 In questi casi può avere un senso la tolleranza zeroUBRIACO, FATTO di cocaina, l’altra notte ha ucciso un altro automobilista. La polizia stradale lo aveva già fermato di recente al volante in stato di ebbrezza. È in casi come questo ch...
2008-11-02 UBRIACO, FATTO di cocaina, l’altra notte ha ucciso un altro automobilista. La polizia stradale lo aveva già fermato di recente al volante in stato di ebbrezza. È in casi come questo che la tanto sbandierata «tolleranza zero» può avere davvero un senso. Pene severissime e rigore nell’applicarle, niente sconti. Mettersi al volante pieni di alcol o di droga è come mettere in conto che si può uccidere. L’automobilista che l’altra notte ha provocato la morte di un uomo di 52 anni è stato arrestato. Ma non fa piacere sapere che solo il giorno prima un altro, che, anche lui ubriaco e fatto di droga, aveva provocato la morte di una persona, ha già lasciato il carcere per gli arresti domiciliari. Per carità, non fa un grinza dal punto di vista della legge, ma non vorremmo trovarlo tra poco in circolazione e magari ancora al volante. Ci sono morti in cui la tragedia si accompagna all’assurdo, ancora più difficili da accettare. Dice Roberto Merli, responsabile dell’associazione familiari delle vittime della strada, che l’ha vissuto sulla sua pelle: «Non si può morire così, è inaccettabile che uno esca di casa e muoia solo per colpa di altri che hanno voglia di divertirsi». A Brescia dall’inizio dell’anno i morti sono 103, le iniziative di sensibilizzazione e di educazione alla sicurezza sono tante, come quella del Comune nelle scuole elementari. Ma, evidentemente, non basta la prevenzione. Occorre anche la mano dura. da IL GIORNO Social
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